Consta ai
cattolici, che giustamente considerano fondatrice dell'Ordine la Santissima
Vergine Maria, come il 2 Agosto 1218 Ella apparve contemporaneamente a S.
Pietro Nolasco, a S. Raimondo di Penafort ed al re Don Jaime I di Aragona, e
comandò loro di creare un nuovo Ordine Militare, con lo scopo di redimere gli
schiavi cristiani, di esercitare la carità e di compiere altre opere buone.
Questo fatto
meraviglioso dette origine al nobilissimo Celeste, Reale e Militare Ordine di
N. S. della Mercede, ed il re Don Jaime I solennemente lo fondò nella città di
Barcellona, e gli dette per insegne uno scapolare con le sue Armi reali, cioè,
i quattro pali di Aragona con il capo di rosso alla croce d'argento, che i
religiosi dovevano portare sempre al petto, perché sempre e ovunque si sapesse che quegli
uomini i quali si rendessero degni di ricevere dal Re una testimonianza di
onore, ben potessero indossare insegne reali.
I nuovi
militi della Mercede, chiamati da Papa Alessandro IV «Maccabei della Nuova
Legge», veri soldati di Cristo, atleti e campioni della Fede, aggiunsero ai tre
voti monastici, un quarto voto di eroica carità che li rendeva simili al
Redentore, quello cioè, di rimanere schiavi per liberare i fedeli dal pericolo
dell'apostasia.
Nacque
l'Ordine col fine nobilissimo di lottare: «ad expugnandum armis barbaras
nationes », ciò che spiega ed attesta la sua origine assolutamente militare; ed
i novelli Crociati sorsero a combattere senza tregua e con indicibile lena il
nemico del nome cristiano, per strappargli, con le armi e nel nome della Fede,
le vittime infelici ch'esso teneva nella più tremenda soggezione e nella schiavitù più
obbrobriosa. Così, in quei tempi sovranamente cavallereschi per la Spagna,
anche l'Ordine della Mercede, fondato dal re Don Jaime I, ebbe carattere
religioso e militare.
Onorio III,
Gregorio IX, Innocenzo IV, Alessandro IV, Paolo V, Gregorio XV, Urbano VIII e Benedetto XIII confermarono l'Ordine,
e gli rinnovarono i privilegi.
Ad esso
appartennero vari Santi e Beati, sedici Cardinali di Santa Romana Chiesa, molti
Arcivescovi e Vescovi. Sono più di millecinquecentotrentatrè i Martiri
dell'Ordine che versarono il loro sangue per la difesa della Fede, ed
innumerevoli i prodi Cavalieri che presero parte alle Crociate contro i Saraceni,
sui quali ebbero sempre il sopravvento e la vittoria.
San Pietro
Nolasco, con i suoi Cavalieri, accompagnò il re Don Jaime I alla conquista di
Xativa, Denia, Murzia, Valenza, Lorca, Mallorca e Minorca. Più tardi andò con
Fernando III, detto il Santo, a conquistare Siviglia e Cordova. Nella Commenda
dell'Assunta delle Mercedarie di Siviglia, si conserva tuttora la miracolosa
immagine della gran Madre di Dio, che San Fernando aveva sempre con sé in tutte le battaglie. Altri, anche
dell'Ordine, accompagnarono il Santo re Luigi IX di Francia alla conquista di
Terra Santa; altri infine, gloriandosi soltanto nella Croce, accesi d'un sacro
fuoco divino, si portarono a predicare il Vangelo del Signore in Africa ed in
Asia prima, nelle lontane Americhe dopo, per dare alla Chiesa
di Cristo tutto un nuovo mondo redento, ed alle genti schiave ed oppresse il
beneficio immenso della libertà ed il raggio luminoso della civiltà.
I primi
Cavalieri di quest'Ordine appartennero tutti a nobili famiglie; come pure le religiose
o nobili Commendatrici, istituite da Santa Maria di Cervellón.
L'Ordine fu,
come abbiamo detto, in origine militare-religioso, e si dedicò particolarmente
alla redenzione degli schiavi. Nel 1317, essendo stato eletto a Gran Maestro un
Sacerdote, molti laici passarono all'Ordine Militare di Montesa; e da allora in
poi, quantunque non perdesse il suo carattere militare, prevalse quello
religioso, mantenendosi così fino ai nostri giorni. Conservò anche il titolo di
Militare, perché rimane sempre in esso lo scopo
antischiavista. Non esiste speciale atto di estinzione del suo primitivo
Governo, perché, anche dopo l'elezione nel 1317 del Maestro Generale Beato
Ramon Albert, rimasero nell'Ordine molti Cavalieri laici, continuando a godere
delle loro Commende.
Il Sommo
Pontefice Giovanni XXII volle che il Gran Magistero fosse limitato ai Chierici, non
escludendo però i Cavalieri laici.
Il re Don
Giovanni II d'Aragona il 15 marzo 1458 confermò ai Mercedari il privilegio di portare
armi anche proibite, sia in terra, sia in mare. I Re Spagnuoli
concessero successivamente ai Maestri Generali della Mercede il titolo
di Baroni di Algar ed Escales nel Regno di Valenza, con
Grandezza di 1ª classe, titoli che il Maestro Generale usa sempre, in
unione alle Armi dell’Ordine. Oltre ai religiosi ed alle religiose
che vivono in comunità con voti solenni, con propri superiori
chiamati rispettivamente Commendatori e Commendatrici, esistono
laici nobilissimi, ascritti al Terz'Ordine, viventi nel secolo: a
questa categoria appartengono i Cavalieri affiliati all'Ordine.
L'Ordine di
N. S. della Mercede, a differenza di altri Ordini, come: Malta, Calatrava, ecc., che hanno
perduto il carattere monastico ed i loro Conventi, ed esistono
solo come Ordini cavallesco-militari, è l'unico che abbia
conservato, attraverso i secoli e fino ai nostri giorni, il suo carattere
religioso-militare, e che abbia le sue Commende sempre fiorenti,
sparse per tutto il mondo.
Il Maestro
Generale dell'Ordine della Mercede, come i Generali degli altri Ordini religiosi, ha la
sua Sede in Roma, nell'antica e storica Commenda di S. Adriano, e
viene eletto dal Capitolo generale.